dicembre 2023
ISCHIA MON AMOUR.
Spesso l’Isola d’Ischia è al centro delle attenzioni mediatiche, vuoi per il clima, per la splendida natura, per le sue offerte turistiche o per le cure termali che i suoi fanghi consentono.
Amata da Visconti, ma anche da Rizzoli che spesso vi soggiornò e la rese ancor più famosa.

Recentemente se ne è parlato in occasione del conferimento del premio” migliore giornalista dell’anno” a Giovanna Botteri con le seguenti motivazione. “Criticata duramente durante il periodo del lockdown, perché “fuori dai canoni estetici imposti” è andata per la sua strada a testa alta dimostrando di avere una voce importante e saper fare il suo lavoro, che non è quello della modella, ma quello di informare in modo attento ed onesto chi la ascolta”. Mai scelta fu più azzeccata.

Ancor più recentemente i social ci hanno proposto un breve divertente filmato che mostrava solerti ischitani che armati di stivaloni e sacchetti di plastica, facevano una “pesca miracolosa” nel piazzale di Ischia ponte dove le forti mareggiate avevano spinto pesci in abbondanza!

Ischia quindi sempre al centro delle attenzioni generali, come per i frequenti terremoti o gli smottamenti che, purtroppo, periodicamente colpiscono il suo territorio.
La sua fragilità deriva dal fatto che Il suo territorio è nato sottoforma di un vulcano sottomarino emerso, oggi costituito dal Monte Epomeo una crosta terrestre il cui movimento di sollevamento è iniziato migliaia di anni fa.

Uno studio eseguito negli anni trenta dal noto vulcanologo svizzero Alfred Ritmann, ci ha spiegato come l’Isola ha sotto di se una camera magmatica a sviluppo orizzontale, contrariamente alla maggior parte dei casi ove essa è a sviluppo verticale, il che significa che sotto di essa vi è, tuttora, una grande conca vulcanica.

L’isola è nota anche come "l’Isola verde” ed io ritenevo che tale appellativo fosse legato al suo ambiente che, nonostante i disastri compiuti dall’uomo, è ancora caratterizzato da una vegetazione lussureggiante.

Niente di più sbagliato, approfondendo l’argomento ho appreso che l’appellativo “isola verde” deriva dal tufo del monte Epomeo, costituto da una struttura grigio verde che si dice sia diventata così per il lungo contatto con l’acqua di mare quando la terra era ancora sommersa.

In forza del suo clima vi sono nell’isola almeno tre interessanti giardini botanici: Giardini Ravino, Giardini Aphrodite Apollon e Giardini La Mortella.
Soprattutto quest’ultimo che si trova a Forio, è uno splendido giardino tropicale e mediterraneo creato da Susana Walton, la moglie di Sir William Walton, uno dei principali compositori inglesi del 900.

Di recente, nel mio processo progressivo di conoscenza del territorio, mi sono incuriosito per alcune indicazioni che proponevano una SPA davvero particolare.
Non si trattava di una costruzione chiusa ove si offrivano in modo concentrato servizi per la salute, la bellezza, il relax, ma di un vero e proprio parco termale distribuito in caratteristici terrazzamenti che seguono l'orografia del suolo,” organizzato con docce e lavabi dove l'acqua è erogata pura, direttamente dalla sorgente senza stoccaggio e senza alcun trattamento chimico-fisico ed alla temperatura naturale di 28°”.

Di fronte colline verdeggianti, il mare e “sulle terrazze, ulivi, fichi e peri si alternano agli arbusti della macchia mediterranea: salvia, rosmarino, lavanda, timo".
Si tratta di una SPA tra le più antiche del mondo, conosciuta già dai primi coloni greci dell'Italia Meridionale e dedicata ad Apollo e alle Ninfe Nitrodi.

“L'acqua che sgorga spontaneamente ormai da secoli dalle diverse bocche nella roccia, ora convogliata per alimentare numerose docce, è ipotermale solfata alcalina e da sempre oggetto di numerosi contenuti letterari risalenti addirittura al I secolo a.C.

Ed è a quest'epoca così lontana che risale il nome stesso della benefica sorgente, dedicata al dio Apollo e alle ninfe "Nitrodes".
A testimoniare la lunghissima storia della più antica sorgente termale ischitana, una serie di tredici marmi votivi di ringraziamento per i benefici ricevuti, grazie a queste acque purissime, rinvenuti nel lontano 1757.

Undici di queste rappresentazioni sono attualmente conservate presso il Museo Archeologico di Napoli, un'altra è conservata al Museo Hermitage di San Pietroburgo mentre l'ultima, forse la più rappresentativa, è oggi visibile all'interno dell'incantevole struttura incastonata nella natura e parla del dottore romano Menippo che grazie a questa prodigiosa sorgente curava i suoi pazienti già duemila anni fa!
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Si tratta certamente di una iniziativa imprenditoriale, ma che va senza dubbio segnalata per il rispetto dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni locali.


Fonti:
youtube,
Ischia.it,
ischialike.com,
nitrodi.com.

Sergio Saladini

 
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