luglio 2024
RILETTURE PER L'ESTATE: GEORGE PERKINS MARSH
PERSONE IMPORTANTI PER LA COSCIENZA AMBIENTALE
foto

George Perkins Marsh (Woodstock, 15 marzo 1801 – Vallombrosa, 23 luglio 1882)

Fu un uomo colto, versatile, geografo, uomo politico, ingegnere idraulico, ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia e poi in Italia. Fu attico nella costruzione del parco di Yellowstone e ideò il Parco Nazionale Marsh – Billings – Rockfeller.
foto

È considerato il primo ambientalista degli USA, ma le sue ricerche più importanti le fece in Italia.
Nel libro “L’uomo e la natura: ossia la superficie terrestre modificata per opera dell’uomo” pubblicato nel 1864. Marsh introduce il tema dei possibili cambiamenti climatici che si sarebbero presentati, come conseguenza dell’impoverimento delle foreste.

Lo scopo del presente libro è quello d’indicare la natura e, approssimativamente, l’estensione dei cambiamenti indotti dall’azione dell’uomo nelle condizioni fisiche del globo che abitiamo, mostrare i pericoli che può produrre l’imprudenza, e la necessità di precauzione in tutte quelle opere che, in grandi proporzioni s’interpongono nelle disposizioni spontanee del mondo organico e inorganico; suggerire la possibilità e l’importanza del ristabilimento delle armonie perturbate, e il miglioramento materiale di regioni rovinate ed esaurite; e illustrare incidentalmente il principio che l’uomo è, tanto nel genere, quanto nel grado, una potenza di un ordine più elevato che non sia qualunque altra forma di vita animata che al pari di lui si nutre alla mensa della generosa natura

Propose una urbanizzazione in linea con la natura. Molte pagine del suo libro sono un testo di straordinaria attualità, le sue teorie evidenziano la centralità dell’uomo nel rapporto con la natura, sottolineando gli aspetti negativi, ma anche la possibilità di un progresso atto ad intervenire nel riequilibrio dell’ordine naturale.

Si ferma a studiare l’area di Vallombrosa perché lo riteneva un territorio fortemente influenzato dall’opera dell’uomo.
foto

Ma i suoi scritti contengono vari esempi, come le dimensioni del lago Tacarigua in Venezuela, che von Humboldt vide ridotto a causa della deforestazione delle colline intorno e che l’agronomo Boussingault constatò essere ritornato alle dimensioni precedenti, secondo gli indios del luogo, pare a causa della liberazione degli schiavi, fine dell’irrigazione delle piantagioni e dele guerre di sterminio.
Sui cambiamenti in corso in Italia, scrisse cose che sembrano nuove, purtroppo.
Intorno all’influenza geografica delle foreste, l’attenzione degli economisti e dei forestali europei si è fermata su questi tre punti: cioè sull’azione delle foreste sulla permanenza e sul corso regolare delle sorgenti o fonti naturali, sulle inondazioni per via delle piene dei fiumi, e sull’erosione del suolo e il trasporto di terra , di ghiaie, di ciottoli, ed anche di massi considerevoli

[...] Deve seguire come corollario necessario che l’azione delle foreste è importante tanto nel diminuire la frequenza e la violenza delle inondazioni dei fiumi, quanto nell’assicurare la permanenza e la equabilità delle fontane naturali; perché ogni causa che promuove l’assorbimento e l’accumulazione delle acque di pioggia negli strati superficiali, del suolo, onde sia lentamente dispersa per mezzo delle infiltrazioni e dello scolo, deve contribuire ad arrestare le piene repentine di fiumi ponendo ostacolo al rapido corso dell’acqua sulle superfici verso i canali naturali di scolo, ed in conseguenza impedirne lo straripamento, che costituisce ciò che chiamasi inondazione.


Nell’800 vi furono molte inondazioni causate dalla rotta del Po, in particolare nel Polesine di Rovigo e Ferrara. Continuarono fino alla grande rotta del 1951 ed oltre.
foto

Come spesso accade queste furono l’evidenza della mancata regolazione del territorio. Una prima legge del 20 giugno 1877 disciplinava l’uso dei boschi ma solo “sopra il limite del castagno”. Obbligava al rimboschimento e prescriveva l’esproprio in caso di inadempienza dei proprietari, ma nell’ultimo passaggio parlamentare l’esproprio divenne una mera possibilità. Ci volle tempo ed altre leggi per arrivare alla legge 778 dell’11 giugno 1922 sulla protezione delle bellezze naturali e degli immobili di interesse storico, base delle leggi successive.


Fonti.
Enciclopedia Treccani
Marzia Marchi articolo su un precursore dell’ambientalismo: G.P. Marsh
Economia e Finanza Verde
G.P. Marsh Institute.

Ed ora leggiamo il contributo di AI sull’eredità di Marsh.

1. Conservazione ambientale: Marsh è considerato uno dei primi pensatori a riconoscere l'importanza d
lla conservazione dell'ambiente naturale. Nel suo libro "Man and Nature" (1864), ha sottolineato i danni causati dall'attività umana sull'ambiente, inclusi la deforestazione e l'erosione del suolo, e ha promosso l'idea della necessità di una gestione sostenibile delle risorse naturali.

2. Influenza umana sull'ambiente: Marsh è stato uno dei primi a comprendere il legame tra l'attività umana e i cambiamenti ambientali. Ha evidenziato come l'agricoltura e la deforestazione potessero avere impatti significativi sull'ambiente, inclusi i cambiamenti climatici locali.

3. Responsabilità umana: Marsh ha sottolineato la responsabilità umana nella gestione delle risorse naturali. Ha sostenuto che gli esseri umani dovevano agire come custodi dell'ambiente e che la conservazione era una questione di importanza vitale per il futuro delle generazioni successive.

4. Ricerca e documentazione: La metodologia di Marsh si basava sulla ricerca scientifica e sulla documentazione dei cambiamenti ambientali. Il suo lavoro era basato su osservazioni dettagliate e dati empirici.

5. Impatto duraturo: Le idee di Marsh hanno avuto un impatto duraturo sulla politica e sulla legislazione ambientale negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. Hanno contribuito a plasmare il movimento per la conservazione dell'ambiente e l'istituzione di parchi nazionali e riserve naturali.

In sintesi, George Perkins Marsh è stato un pioniere nel campo della conservazione ambientale, e i suoi insegnamenti hanno contribuito in modo significativo a promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza della gestione sostenibile delle risorse naturali e della responsabilità umana nell'affrontare le sfide ambientali. Le sue idee sono ancora rilevanti oggi nell'affrontare le questioni ambientali globali.

Folco de Polzer

 
stampa articolo
Politica dei Cookie       -       Design & Animation: Filippo Vezzali - HTML & DB programming: Alain Franzoni