maggio 2023
L'UMAREL 18 - ENERGIA
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noi pecoroni non cambiamo mai, riempiono i giornale e televisioni delle energie rinnovabili, sono belle, sono morali, salveranno il mondo, se avete quattro soldi investite, nelle bollette chiedete che vi mandino solo energia elettrica da rinnovabili, non importa se la pagate un poco di più, e noi ci crediamo, ma se vai a guardare sotto la tavola, come si diceva una volta, là dove le ragazze facevano piedino all’amico figo del fratello e dove si capiva tutto, capisci che nessuna nuova iniziativa, nell’energia come le altre, se di grandi dimensioni, può avere successo senza finanziamenti pubblici, le banche non rischiano niente, solo nelle case perché se il cliente non paga lo sbattono fuori dall’appartamento e la vendono anche dopo anni, tanto è un cespite di bilancio e ci fa comodo, i privati investono come Arnault (LVMH) nelle scarpe firmate e nei profumi, cioè i ricchi si vendono le cose tra loro e chi produce le cose vive nelle baracche, lo so Giovanni che adesso mi dici che è la retorica del vecchio sovversivo ma questo è un documentario, ma tornando ai finanziamenti si trova che negli ultimi anni, le banche internazionali hanno finanziato il settore energia per il 7% alle rinnovabili e per il 93% alle fossili, in Italia è peggio perché le amministrazioni pubbliche non vogliono rilasciare autorizzazioni o non lo sanno fare, non credo che abbiano paura di quattro strapenati ambientalisti che protestano senza sapere quello che dicono, le azioni delle società che fanno energie rinnovabili non crescono nelle borse mondiali, vorrà dire qualcosa, forse anche perché quasi tutti i pannelli solari si producono in Cina che adesso non è più una grande amica e comincia a far paura, molti stanno riportando produzioni industriali nel proprio paese ma costa e il petrolio è a buon mercato, se blocchi le energie alternative blocchi anche lo sviluppo dell’uso dell’idrogeno, che ha senso solo se lo produci con energia idroelettrica o solare, anche le batterie che fanno da magazzino di energia, devi produrle con energie alternative, quindi niente idrogeno nei motori ma neppure nei processi industriali, i finanziamenti sono pochi e parziali, perciò le industrie che potrebbero usarlo rallentano, alla fine gli USA mettono più soldi in questi sviluppi di quanti ne metta l’UE il che ci mostra uno scenario deprimente tra vent’anni , da noi peggio, il presidente della regione Sicilia ha detto basta finanziamenti all’eolico, non impiega mano d’opera, non sai se ridere o piangere
Folco de Polzer

 
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