UN FUTURO DI TANTO SOLARE, PRODOTTO ANCHE DI NOTTE.
In un recente articolo inviatoci da Energred, il Ceo Moreno Scarchini valuta che in Europa nei prossimi decenni l’energia prodotta da fonti rinnovabili è destinata a crescere in maniera esponenziale, raggiungendo la quota dell'86% nel 2050.

Ciò considerando il solare, l’eolico e l’idroelettrico.
Oltre ai paesi del nord Europa da tempo impegnati in questa direzione sarà la volta anche dei paesi del sud Europa, tra cui l’italia.

«In Italia si investirà soprattutto sulla produzione di energia solare, che registrerà un incremento del 120% entro il 2030».

Anche a livello italiano l'energia solare supererà l'energia eolica come principale fonte rinnovabile, mentre l'idroelettrico sarà più circoscritto.

«L'eolico e il solare contribuiranno per il 50% alla produzione elettrica mondiale, chiudendo l'era del dominio dei combustibili fossili nel settore energetico» conferma il New Energy Outlook di Bloomberg NEF che, combinando le competenze di oltre 65 specialisti del mercato elettrico e del settore tecnologico provenienti da 12 Paesi differenti, ha analizzato le evoluzioni del mix energetico fino al 2050.

L’ottimismo deriva anche dagli esiti di studi in corso presso l’università di Stanford i quali hanno dimostrato la possibilità di generare un flusso di energia dalla differenza di temperatura tra la superficie del pannello solare —più fredda— e l’aria dell’ambiente.

«In questo modo ad essere convertito in energia elettrica è il calore dall’aria circostante» spiega l’ingegnere Moreno Scarchini, plaudendo a questa scoperta di un gruppo di ricercatori di Stanford guidati da Sidhi Assawaworrarit che rivoluzionerà il mercato introducendo pannelli “solari” in grado di produrre elettricità anche in assenza di sole.

I nuovi pannelli , quindi, consentiranno di produrre energia pulita e rinnovabile anche di notte, riducendo notevolmente le emissioni inquinanti e garantendo un rilevante risparmio economico.

Come è possibile? «Sfruttando il “raffreddamento radiativo”» …«Si tratta —prosegue Moreno Scarchini— di un fenomeno che, nelle notti stellate senza nuvole, consente ai pannelli solari di produrre elettricità anche con il buio attraverso la luce infrarossa che si irradia nello spazio dalla superficie dei pannelli stessi che si raffreddano rilasciando il calore nell’aria circostante».

Il flusso di energia che si viene a generare connesso al dispositivo creato dai ricercatori (un generatore termoelettrico) consente di produrre energia elettrica. «È un fenomeno simile alla brina che si forma sul terreno durante le notti quando le temperature sono di poco sopra lo zero» .




Fonte: Ufficio stampa ENERGRED SRL
Sergio Saladini