rivista on-line mensile
anno ventiduesimo - dicembre 2023
registrata presso il Tribunale di Milano
n.330 del 22/05/2007
gennaio 2023
CASA PASSIVA
In questi mesi in molti si sono avvalsi delle possibilità offerte dal Superbonus 110, ovvero della agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), “che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici”.
Tra gli interventi agevolati rientrava anche l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Isolamento termico attraverso cappotti termici, doppi vetri; pompe di calore, generatori termici ad alta efficienza, sistemi di accumulo energetico, impianti solari termici, impianti fotovoltaici, conferimenti in rete delle energie non sfruttate.
Questi i principali interventi con tutti gli oneri a carico dello Stato.
Per molti è stato una occasione per migliorare l’efficienza ed il risparmio energetico del proprio immobile, anche se è opportuno ricordare che tale iniziativa era anche indirizzata ad un settore che altrimenti sarebbe caduto in grave crisi.
Per quanti ne hanno goduto è stato compiuto un grande passo verso il traguardo della “casa passiva”, o comunque se ne sono di molto avvicinati.
Ma cosa è la casa passiva?
Casa passiva o edificio passivo è un edificio che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e raffrescamento ambientale interno ricorrendo a dispositivi passivi ovvero non utilizzando alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", quali caldaia, termosifoni o sistemi analoghi.
È detta "passiva" perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda.
L'architettura passiva è dunque una architettura che copre, con una serie di dispositivi passivi, la maggior quota dei fabbisogni energetici degli edifici attraverso flussi di caldo e freddo tratti dall'ambiente esterno.
Poiché in qualunque stagione il freddo e il caldo all'esterno non sono sempre disponibili quando utili, si avvale di "masse di accumulo termico", cioè quantità di materiali con elevata capacità termica (= calore specifico x massa).
Dato che i materiali edili presentano calori specifici poco diversi tra di loro (circa ±20% intorno al valore medio), per ottenere efficaci accumuli termici fa ricorso a materiali tradizionali pesanti (es. pietra, calcestruzzo, laterizio) al legno o a materiali di nuova concezione (es. PCM-phase change materials), in rari casi anche a serbatoi d'acqua.
Tali materiali dovranno essere esposti all'ambiente interno per svolgere al meglio la loro funzione di accumulo e rilascio del calore e del fresco, o al più separati da esso a mezzo di strati di materiali fortemente conduttivi il calore e completamente aderenti ad essi.
È per questa ragione che negli edifici "leggeri" si usano contropareti in argilla cruda o cotta, o rivestimenti con le più costose lastre caricate con materiali a cambiamento di fase per implementarne le capacità di accumulo termico interno.
Edifici passivi possono essere realizzati in ogni materiale di costruzione: legno strutturale, mattone, cemento armato.
Per raffrescare si dispone di macchine che richiedono normalmente, a parità di energia termica trattata, una maggior quantità di energia primaria rispetto alle macchine per riscaldamento.
Per tale ragione un dispositivo per raffrescamento è definito passivo anche se ha bisogno di pompe, ventilatori o altri apparecchi ausiliari, purché non faccia ricorso a cicli frigoriferi.
L'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è tipicamente fornita con sistemi non convenzionali (es. pannelli solari fotovoltaici, pannelli solari termici o pompa di calore per riscaldare l'aria dell'impianto di ventilazione controllata a recupero energetico).
Molte interessanti informazioni sono ottenibili dall’articolo di Danilo Gaglione della agenzia Jedanews o direttamente nel sito di suedtirolhaus.it, azienda leader nella costruzione di case in legno.
A tale proposito si ricorda che Il legno presenta numerosi vantaggi rispetto alla costruzione tradizionale.
Il legno è forte, flessibile e quindi anche antisismico, irradia calore e comfort e garantisce inoltre un clima interno sano.
Garantisce isolamento termico con temperature appropriate sia in estate che in inverno, è costituito da una materia ecologica e rinnovabile, inoltre è CO2-neutrale e riutilizzabile.
Ultimo, ma non ultimo, Il legno è economico.
Da ricordare che anche abitazioni tradizionali possono essere trasformate in case passive come descritto nel filmato che segue di RV Consulting Design riportato da People for Planet.
Fonti:
Wikipedia,
jedanews.com,
suedtirolhause.it,
Youtube,
agenzia delle entrate.gov.