gennaio 2023
CASA PASSIVA
In questi mesi in molti si sono avvalsi delle possibilità offerte dal Superbonus 110, ovvero della agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), “che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici”.

Tra gli interventi agevolati rientrava anche l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Isolamento termico attraverso cappotti termici, doppi vetri; pompe di calore, generatori termici ad alta efficienza, sistemi di accumulo energetico, impianti solari termici, impianti fotovoltaici, conferimenti in rete delle energie non sfruttate.
Questi i principali interventi con tutti gli oneri a carico dello Stato.

Per molti è stato una occasione per migliorare l’efficienza ed il risparmio energetico del proprio immobile, anche se è opportuno ricordare che tale iniziativa era anche indirizzata ad un settore che altrimenti sarebbe caduto in grave crisi.

Per quanti ne hanno goduto è stato compiuto un grande passo verso il traguardo della “casa passiva”, o comunque se ne sono di molto avvicinati.

Ma cosa è la casa passiva?

Casa passiva o edificio passivo è un edificio che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e raffrescamento ambientale interno ricorrendo a dispositivi passivi ovvero non utilizzando alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", quali caldaia, termosifoni o sistemi analoghi.

È detta "passiva" perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda.

L'architettura passiva è dunque una architettura che copre, con una serie di dispositivi passivi, la maggior quota dei fabbisogni energetici degli edifici attraverso flussi di caldo e freddo tratti dall'ambiente esterno.

Poiché in qualunque stagione il freddo e il caldo all'esterno non sono sempre disponibili quando utili, si avvale di "masse di accumulo termico", cioè quantità di materiali con elevata capacità termica (= calore specifico x massa).

Dato che i materiali edili presentano calori specifici poco diversi tra di loro (circa ±20% intorno al valore medio), per ottenere efficaci accumuli termici fa ricorso a materiali tradizionali pesanti (es. pietra, calcestruzzo, laterizio) al legno o a materiali di nuova concezione (es. PCM-phase change materials), in rari casi anche a serbatoi d'acqua.

Tali materiali dovranno essere esposti all'ambiente interno per svolgere al meglio la loro funzione di accumulo e rilascio del calore e del fresco, o al più separati da esso a mezzo di strati di materiali fortemente conduttivi il calore e completamente aderenti ad essi.

È per questa ragione che negli edifici "leggeri" si usano contropareti in argilla cruda o cotta, o rivestimenti con le più costose lastre caricate con materiali a cambiamento di fase per implementarne le capacità di accumulo termico interno.

Edifici passivi possono essere realizzati in ogni materiale di costruzione: legno strutturale, mattone, cemento armato.

Per raffrescare si dispone di macchine che richiedono normalmente, a parità di energia termica trattata, una maggior quantità di energia primaria rispetto alle macchine per riscaldamento.

Per tale ragione un dispositivo per raffrescamento è definito passivo anche se ha bisogno di pompe, ventilatori o altri apparecchi ausiliari, purché non faccia ricorso a cicli frigoriferi.

L'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è tipicamente fornita con sistemi non convenzionali (es. pannelli solari fotovoltaici, pannelli solari termici o pompa di calore per riscaldare l'aria dell'impianto di ventilazione controllata a recupero energetico).

Molte interessanti informazioni sono ottenibili dall’articolo di Danilo Gaglione della agenzia Jedanews o direttamente nel sito di suedtirolhaus.it, azienda leader nella costruzione di case in legno.
foto

A tale proposito si ricorda che Il legno presenta numerosi vantaggi rispetto alla costruzione tradizionale.

Il legno è forte, flessibile e quindi anche antisismico, irradia calore e comfort e garantisce inoltre un clima interno sano.

Garantisce isolamento termico con temperature appropriate sia in estate che in inverno, è costituito da una materia ecologica e rinnovabile, inoltre è CO2-neutrale e riutilizzabile.

Ultimo, ma non ultimo, Il legno è economico.

Da ricordare che anche abitazioni tradizionali possono essere trasformate in case passive come descritto nel filmato che segue di RV Consulting Design riportato da People for Planet.




Fonti:
Wikipedia,
jedanews.com,
suedtirolhause.it,
Youtube,
agenzia delle entrate.gov.

Sergio Saladini

 
stampa articolo
Politica dei Cookie       -       Design & Animation: Filippo Vezzali - HTML & DB programming: Alain Franzoni