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gennaio 2003
INQUINARE BENE PRIMA DI SOGGIORNARE

Camminare in strada, soprattutto in inverno, non è salutare neppure
con una maschera antigas.

Le città sono irrespirabili. A volte l'aria è così
ammorbata da farci aumentare il passo per giungere velocemente in un locale
chiuso dove ci si sente più protetti.

Stiamo bene attenti nella fredda stagione a non aprire le finestre per
mantenere il calore interno e per non inquinarne l'aria.


Ciononostante, dopo molte ore trascorse in un locale chiuso, ad esempio
nel nostro ufficio di lavoro, lamentiamo disturbi e fastidi come bruciori
agli occhi, nausea, stanchezza e altri sintomi che normalmente archiviamo
come stress.

Potrebbe essere invece la sintomatologia derivante dall'esposizione continuata
e ripetuta a basse concentrazioni di formaldeide.

La formaldeide (o formalina) è un gas incolore, molto solubile
in acqua ed estremamente volatile per il basso punto di ebollizione (-
21°C). Questa sostanza, scoperta nel 1867 dal chimico tedesco A.W
Hofman, viene utilizzata per molteplici applicazioni tra le quali le più
comuni sono riconducibili alla sua nota azione antibatterica e alla spiccata
capacità adesiva.


L'utilizzo della formaldeide come disinfettante è molto conosciuto
e largamente diffuso anche in ambiente ospedaliero. La sua pericolosità
in questa forma è altrettanto nota e ben indicata sull'etichetta
del contenitore. Se si decide di farne uso quindi si prendono le più
banali precauzioni maneggiando la sostanza con cautela e proteggendo le
parti del corpo che potrebbero venirne in contatto. Dopo l'utilizzo è
importante fare in modo che venga assicurato un buon ricambio d'aria,
facilitato dalla alta volatilità della formalina. Il contatto diretto
con questa sostanza può infatti scatenare dermatiti allergiche
e ulcere; inoltre secondo l'EPA, l'Agenzia americana per la protezione
ambientale, potrebbe avere un'azione nello sviluppo di formazioni neoplastiche
anche a concentrazioni ridotte. L'inalazione ad alte concentrazioni provoca
irritazioni delle vie aeree superiori, bruciori agli occhi, congiuntiviti
e tumefazione delle palpebre.


La forte capacità adesiva della formaldeide è sfruttata
prevalentemente per la produzione di mobili. Praticamente ogni pannello
a base di legno viene realizzato grazie all'impiego di una resina, derivata
dalla condensazione dell'urea con la formalina, che rispetto ad altri
adesivi, oltre ad abbattere i costi di produzione, garantisce un'ottima
efficienza di incollaggio.


Purtroppo però le colle ureiche di questo tipo continuano a rilasciare
nell'ambiente per anni la formaldeide in esse contenuta; e, paradossalmente,
il rilascio in un locale chiuso è più levato in inverno
quando il riscaldamento e acceso e si tende a non aprire le finestre per
non disperdere il calore.

La sintomatologia dell'intossicazione da formaldeide dovuta ad esposizioni
prolungate a basse concentrazioni coinvolge prevalentemente il sistema
nervoso: si accusano perdita di memoria a breve termine (MTB), ansia,
disturbi del sonno, mal di testa, difficile concentrazione e altre forme
di alterazione psichica; altri sintomi caratteristici sono a carico delle
mucose respiratorie ed oculari.


A volte ci troviamo quindi tra due fuochi. Da una parte l'ambiente interno,
che può essere fortemente interessato (in particolare gli uffici)
dalla presenza di mobili e pareti divisorie aventi un alto contenuto di
formalina, e dall'altra la strada.

Se apriamo le finestre di locali che si affacciano su strade molto trafficate
facciamo entrare un'aria poco salutare, un rumore che difficilmente potrà
favorire la nostra concentrazione e favoriamo la dispersione del calore.
Se teniamo chiuso rischiamo un'intossicazione cronica, magari anche leggera
ma che potenzialmente potrebbe avere conseguenze preoccupanti.

Non abbiamo via d'uscita. Se non riusciamo a trasferire la nostra sede
di lavoro e a cambiare i mobili dell'ufficio non ci resta che contare
sulla sensibilità del Legislatore e dei produttori di pannelli
a base di legno.

L'attesa sarà lunga.


Nel frattempo però una soluzione, modesta e non definitiva c'è.
Possiamo abbellire l'ufficio con delle piante ornamentali in grado di
rimuovere sensibilmente la formalina dagli ambienti interni.

Tra queste ci permettiamo di consigliarne alcune particolarmente efficaci:



Michele Arcadipane

 
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